mercoledì 31 dicembre 2008

Riflessioni di fine anno


concludo l' anno con questa riflessione di un vecchi Indiano d' America:
"Quando sarà abbattuto
l´ultimo albero,
avvelenato l´ultimo fiume,
catturato l´ultimo pesce,
soltanto allora ci renderemo conto che non si può mangiare denaro."

Allora, coraggio! Il senso della vita è nelle cose semplici!
iniziamo alla grande il 2009 cercando una sana pazzia che ci consenta di concretizzare quanto di migliore c' è nei nostri cuori e nella nostra anima!
speriamo che il 2009 segni una nuova alba di certezze e di sana pazzia per tutti!!

ps: questa foto la ho realizzata in Albania, è un tramonto. In quel momento ero sereno e fiducioso in un futuro di serenità, voglio iniziare il 2009 con quelle stupende sensazioni

domenica 28 dicembre 2008

che difficoltà educare....

Ciao cari amici internauti, questo mese ho postato pochi interventi,sono stato molto impegnato nei preparativi natalizi e nell' aiuto alla parrocchia con cui collaboro. Natale è stato un gran giorno: ho ricevuto auguri e regali dai bambini che seguo nel servizio all' altare! Essere amato è la gioia più grande che può riceve un uomo nella sua vita! oggi purtroppo non mi sono proprio sentito amato...e forse non sono stato capace di amare a mia volta...Oggi ho avuto una brutta discussione con un ragazzo di 16 anni, non mi ascolta mai, forse perchè non so impormi, io cerco di essere un amico ma forse dovrei solo avere più pugno...Ho attruibuito incarichi ai vari ragazzi e il mio "ammutinato" incute terrore ai piccoli...questi non svolgono il servizio che avevo loro affidato e mi ritrovo altri ragazzi...non scelti da me..ma dall' ammutinato! Io subito tolgo di mezzo questi ragazzini..dicendo di tornare a posto, si scusano dicendo: "ce lo ha detto lui...". Svolgo io con una ragazzina tutti i servizi all' altare mentre l' ammutinato mi guarda con una faccia arrabbiata...
terminata la messa dice che ha bisogno di parlarmi in privato... io rispondo di aver magari io...bisogno di parlare in privato, dico all' ammutinato di mettere zizzania tra i ragazzi e di non terrorizzare i più piccoli. Dopo alcuni attimi il ragazzo in discussione....pieno di ira scoppia in lacrime, cerca di trattenere le lacrime ma a fatica e alla fine va via minacciandomi....

dove ho sbagliato? ho dato amore, ho dato fiducia, ho tante volte ripetuto a me stesso son ragazzi... ma oggi non so proprio che pensare..forse non sono io capace di farmi rispettare...forse ho trovato un osso duro con cui combattere..ma una cosa è sicura...vado avanti lo stesso...

scusate lo sfogo....ma questo blog serva anche a questo!

martedì 23 dicembre 2008

auguri scomodi

Non obbedirei al mio dovere di vescovo, se dicessi «Buon Natale» senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire:
non posso, infatti, sopportare l'idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla «routine» di calendario. Mi lusinga, addirittura, l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.

Tanti auguri scomodi, allora!


Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un'esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunziano la pace portino guerra nella vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l'aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.

I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere «una grande luce», dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, fanno bella figura ma non scaldano. Che i ritardi dell'edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, «facendo la guardia al gregge» e scrutando l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l'unico modo per morire ricchi.
Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza.


Tanti auguri scomodi, allora!



+ Tonino Bello - Vescovo

mercoledì 17 dicembre 2008

Su ali d' aquila


Tu che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla sua ombra,
di' al Signore: "Mio rifugio,
mia roccia su cui confido."

E ti rialzerà, ti solleverà
su ali d'aquila ti reggerà
sulla brezza dell'alba ti farà brillar
come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Dal laccio del cacciatore ti libererà,
e dalla carestia che distrugge
poi ti coprirò con le Sue ali
e rifugio troverai.

Non devi temere i terrori della notte
ne' freccia che vola di giorno
mille cadranno al tuo fianco,
ma nulla ti colpirà.

Perché ai Suoi angeli ha dato un comando,
di preservarti in tutte le tue vie,
ti porteranno sulle loro mani
contro la pietra non inciamperai.

E ti rialzerò, ti solleverò
su ali d'aquila ti reggerò
sulla brezza dell'alba ti farò brillar
come il sole, così nelle mie mani vivrai.

mercoledì 10 dicembre 2008

Credo in te


Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.
R. W. Emerson

domenica 7 dicembre 2008

auguri fra Enzo e fra Matteo

Questa sera alle 17.30 a San Giovanni Rotondo due stupendi ragazzi hanno emesso nelle mani del loro Ministro Provinciale la professione perpetua nell' ordine dei frati Minori Cappuccini! Auguri cari fratelli! Oggi purtroppo non ero sulla montagna di San Pio ma ero vicino a voi con tutta la mia gioia! Grazie per il dono delle vostre vite e buon cammino!! Si ha tanto bisogno della vostra voglia di vita in questo mondo!

(Fra Enzo e Fra Matteo sono rispettivamente il primo e il secondo frat da sinistra)

venerdì 5 dicembre 2008

Paolo e Francesca


“Amor, ch’ al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e il modo ancor m’offende…
Amor, ch’al nullo amato amar perdona, mi prese costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona…
Noi leggevamo un giorno per diletto di Lancillotto come amor lo strinse; soli eravamo e sansa alcun sospetto. Per più fiate li occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso; ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo del disiato riso esser basciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi basciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.”

Nel canto numero V si narra la storia di Paolo e Francesca, due personaggi veramente esistiti attorno al 1255, ma non esistono prove concrete dell’adulterio né che Paolo e Francesca si frequentassero veramente. Dante fu il primo a presentare questa coppia, come l’immagine passionale di due giovani che si trovarono separati dall’inganno delle rispettive famiglie. Dopo esser stati uccisi dal marito di lei che scoprì il tradimento, finirono nell’Inferno, l’uno accanto all’altro, abbracciati per l’eternità e costretti a vivere spinti dal vento della Passione, per la legge del contrappasso. Francesca nacque a Ravenna, ed era figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna. Paolo e Gianciotto erano i figli di Malatesta. Le due famiglie avevano spesso forti contrasti e pensarono che unendo in matrimonio Francesca e Gianciotto, che era sì nato storpio, ma era un uomo d’armi e per di più uomo di governo, avrebbero risolto le loro liti. Paolo invece era un bel ragazzo e la famiglia decise ben di celebrare il matrimonio tramite procura; quindi inviarono Paolo a chiedere la mano a Francesca. La poveretta credette che la richiesta di matrimonio provenisse da parte di Paolo e accettò, ma al termine si ritrovò al fianco di Gianciotto. Dante, nel canto, ascolta le parole di Francesca che gli spiega di come fu ingannata, e di quanto fosse malvagio il marito, il quale aveva ordinato ad un suo servo di seguire i due giovani e di riferirgli cosa facessero. Fu durante la lettura del libro, che raccontava l’amore tra Lancillotto e Ginevra, che i due giovani profondamente innamorati si scambiarono quel bacio. Il servo corse ad avvisare Gianciotto che per rabbia uccise i due amanti. Il matrimonio tra Francesca e Gianciotto Malatesta fu deciso dalle relative famiglie solo per arrivare ad una stabilità politica tra le due più potenti famiglie della Romagna. Tutt’ora non si sa se veramente sia accaduto tale delitto, ma rendiamo comunque grazie a Dante di averci donato un canto così splendido e pieno di amore e speranza…perché come dice Francesca: ”…mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”.

E quello fu l’ultimo bacio e l’ultima lettura.

Autore: Nicole Steiner

giovedì 4 dicembre 2008

Buon segno!

CAPRICORNO (22DICEMBRE - 21 GENNAIO)


Curate la vostra salute. Voi state benissimo, ma lei è gravemente malata. Bevete molti liquidi, soprattutto perchè bere dei solidi è estremamente difficile. Siete dipendenti? Andrà tutto bene meno che per quelli che dipendono dall' alcool! (Frate Indovino 2008)

Dedicato a tutti quelli che ogni mattina sono tristi perchè il loro Oroscopo non è dei migliori........

martedì 2 dicembre 2008

Stai fermo lì..

A volte mi capita di parlare con Dio e rimproverarlo di essere assente nella mia vita. Oservo una infinità di ingiustizie, di morti ingiuste eppure tu stai fermo lì.. immobile, attonito direbbe il Manzoni..eppure ci sei e ci ami tremendamente consegnandoci la libertà di governare e disporre liberamente delle nostre vite...

E mi dici che oramai è finito
e questo è falso
e che non ti ho mai realmente amato
e questo è brutto.

Perchè non ti basta la violenza
di uno sguardo trascorso
ormai vuoi di più e non si ferma
il tuo odio nascosto.

Stai fermo lì
e ti guardo
poi ti perdo
e in ogni frase e in ogni attesa lieve
dentro e fuori il mondo sarò lì.

E mi dici che sarai mio amico
e non ci credo
che mi chiamerai se sarai solo
io ora rido

Perchè non ti basta questa stanza
che si riempie di vuoto
sarà sofferenza o che cosa
un dolore da poco

stai fermo lì
e ti parlo
poi ti perdo
e in ogni frase e in ogni attesa lieve
dentro e fuori il mondo sarò lì.

E dormirai mentre ti ascolterò
sorriderai ma non ci crederò
maledirai ciò che sono e sarò
me lo dirai ma dimenticherò.

stai fermo lì
e ti parlo
poi ti perdo
e in ogni frase e in ogni attesa lieve
dentro e fuori il mondo sarò lì.

domenica 30 novembre 2008

Sveglia!

“Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte al canto del gallo o al mattino; fate in modo che giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati” (Mc 13,35-36).



Oggi per la Chiesa inizia un nuovo anno, un nuovo anno "Liturgico" ricco di eventi e di emozioni. La prima Domenica di Avvento ricorda a tutti gli uomini di svegliarsi dalle ipocrisie e dai pregiudizi. L’Avvento è di per sé un tempo di Gioia, gioia pre-natalizia, ma solo chi imita l’atteggiamento profondo di Maria nei confronti della Parola ne farà esperienza, un’esperienza “reale” come per una mistica gravidanza dell’anima. Oggi è un inizio, se vogliamo...l'inizio di una vita nuova, limpida come l' ingenuità di un bambino!

venerdì 28 novembre 2008

Amore e Psiche


« Vi erano in una città un re e una regina. Questi avevano tre bellissime figliole. Ma le due più grandi, quantunque di aspetto leggiadrissimo, pure era possibile celebrarle degnamente con parole umane; mentre la splendida bellezza della minore non si poteva descrivere, e non esistevano parole per lodarla adeguatamente »


Psiche è una bellissima principessa, così bella da causare l'invidia di Venere. La dea invia suo figlio Eros perché la faccia innamorare dell'uomo più brutto e avaro della terra, perché Psiche sia coperta dalla vergogna di questa relazione. Ma il dio, Eros, si innamora della mortale, e con l'aiuto di Zefiro, la trasporta al suo palazzo, dove, imponendo che gli incontri avvengano al buio per non incorrere nelle ire della madre Venere, la fa sua. Ogni notte Eros va alla ricerca di Psiche, ogni notte i due bruciano la loro passione in un amore che mai nessun mortale aveva conosciuto. Psiche è dunque prigioniera nel castello di Eros, legata da una passione che le travolge i sensi. Una notte Psiche, istigata dalle sorelle, decide di vedere il volto del suo amante, pronta a tutto, anche all'uomo più orripilante, pur di conoscerlo. È questa bramosia di conoscenza ad esserle fatale: una goccia cade dalla lampada e ustiona il suo amante; il dio vola via e Venere scaglia la sua punizione. Venere sottopone Psiche a diverse prove: nella prima, per esempio deve suddividere un mucchio di granaglie con diverse dimensioni in tanti mucchietti uguali; disperata, non prova nemmeno ad assolvere il compito che le é stato assegnato, ma riceve un aiuto inaspettato da un gruppo di formiche, che intendevano ingraziarsi il suo innamorato. L'ultima e più difficile prova consiste nel discendere negli inferi e chiedere alla dea Proserpina un po' della sua bellezza. Psiche medita addirittura il suicidio arrivando molto vicino a gettarsi dalla cima di una torre. Improvvisamente, però, la torre si anima e le indica come assolvere la sua missione. Durante il ritorno, mossa dalla curiosità a lei tanto cara, aprirà l'ampolla (data da Venere) contenente il dono di Proserpina, che in realtà contiene il sonno più profondo. Ancora una volta verrà in suo aiuto Amore, che la risveglierà dopo aver rimesso a posto la nuvola soporifera (uscita dalla ampolla). Solo alla fine, lacerata nel corpo e nella mente, Psiche riceve l'aiuto di Giove. Mosso da compassione il padre degli dei fa in modo che gli amanti si riuniscano: Psiche diviene una dea e sposa Amore. Il racconto termina con un grande banchetto al quale partecipano tutti gli dei, alcuni anche in funzioni inusuali: per esempio, Bacco fa da coppiere, le tre Grazie suonano e il dio Vulcano si occupa di cucinare il ricco pranzo.
Al termine del banchetto i due giovani bruciarono per tutta la notte la loro incontenibile passione e da questa unione nacque un figlio, Piacere, identificato dai latini con Voluptas.

giovedì 27 novembre 2008

Elemosinacard!


Non ho letto totalmente e analiticamente i provvedimenti del governo per fronteggiare la crisi economica che stiamo vivendo in questi giorni ma mi chiedo: regalare 40 euro al mese non è una forma di elemosina che lo Stato concede ai contribuenti? Non sarebbe meglio porre in essere adeguati provvedimenti economici per aumentare gli investimenti e la occupazione? Cosa ne pensate?

mercoledì 26 novembre 2008

Francesco D'Assisi


Nel 1200 un giovane ragazzo di 25 anni nasce a vita nuova, rinuncia completamente a se stesso, alle sue ipocrisie, alle sue paure. Il giovane Francesco apprende che nulla è di sua titolarità, anche le sue membra non sono di sua proprietà, il corpo è immagine di Cristo destinata a svanire nel corso del tempo! Ogni attimo, ogni istante, ogni minuto di vita è una sintonia di gioia e armonia con il mondo circostante da esaltare e comunicare ai fratelli. Francesco si spoglia delle vesti per rivestirsi di amore e di pace. Ora finalmente ha gli occhi aperti, cosa da nulla rinunciare ai propri abiti quando si ha la consapevolezza di esser nati per essere amati. Francesco apprende che tutti i beni desiderabili sono in cielo, tutte le ricchezze del mondo non potranno mai rendere felice l' uomo totalmente! Ogni uomo dovrebbe avere nel suo cuore la pazzia di Francesco D'Assisi per ridere delle crisi economiche, ridere delle ipocrisie partitiche e ridere anche delle nostre ipocrisie ma in fondo siamo uomini..cerchiamo la luce fratelli, basta cecità, apriamo i nostri occhi e amiamo senza chiedere nulla in cambio.

domenica 23 novembre 2008

Il cantico dei cantici


[8]Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
[9]Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
[10]Ora parla il mio diletto e mi dice:
«Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
[11]Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;
[12]i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
[13]Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
[14]O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro».
[15]Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
[16]Il mio diletto è per me e io per lui.
Egli pascola il gregge fra i figli.
[17]Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

giovedì 20 novembre 2008

Il filo teso

Quando ero bambino, per far divertire i miei amici,
camminavo su di una corda sospesa ad un metro da terra.
Per non perdere l' equilibrio, guardavo dritto davanti a me.
Il mio pensiero era rivolto al Signore,
se avessi anche solo per un attimo guardato
verso il basso, mi sarei lasciato cadere..
Questi ricordi che ancora mi affollano la mente
sono come quel filo teso....
a volte mi chiedo: ma se il filo si spezza?
se fossero solo sogni, che qualche giorno
se ne vanno via come la nebbia..
eppure tutte le persone che ho intorno a me
non fanno altro che chiedere fede, fede e ancora fede...
Sono così debole Signore, sarei subito caduto a terra
se non avessi rivolto verso te il mio sguardo Signore.
Solo tu sei luce per i miei passi, in questa vita esile come un filo

(tratto dal film Don Bosco..con il mio zampino..)

lunedì 17 novembre 2008

Gratuità e Festa



Non importa se siamo atei o credenti, non importa se siamo altruisti o opportunisti, gustiamoci solo le parole di Tonino Bello ormai scomparso da tanti anni. Don Tonino finge di essere a Nazareth, 2000 anni fa nella casa di un artigiano, precisamente di un falegname...una casa povera, umile che l' autore contrappone alle ipocrisie della modernità! buon ascolto


poesia di Don Tonino Bello, la più conosciuta.
Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:
Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,
vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.
Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.

venerdì 14 novembre 2008

Va dove ti porta il cuore



Nella mia vita ci sono delle giornate in cui ho mille problemi e preoccupazioni per la testa, ogni singolo problema sembra una montagna invalicabile. Accendo la tele per distrarmi e invece...la tv non fa altro che trasmettere tristissimi telegiornali trattando delle negligenze della politica, i soliti strazianti fatti di cronaca nera..umm...spegnere il mezzo televisivo sembra a mio parere la soluzione migliore e allora apro la finestra della mia stanza: una soave e inaspettata allegria entra nel mio cuore osservando la bellezza del mio mare adriatico, osservo con stupore l' innocenza di un passerotto che ha nidificato la sua casa su un albero e allora dichiaro a me stesso: ho tutto... ho tutto il desiderabile! Ho una donna che mi ama, ho una madre che mi adora, basta cadere nell' oblio dei tanti problemi quotidiani, ho amore nella mia vita, posso vincere qualsiasi problema, goditi questa stupenda natura che il Signore ti ha donato ringrazia Dio per il corpo che ti ha prestato e per l' amore ricevuto. e quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la prondità fiduciosa con cui hai respirato il primo giorno in cui sei venuto al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai fermo in silenzio e ascolta il tuo cuore... quando poi ti parla, alzati e và dove ti porta il cuore... ( FRATELLO VENTO E SUSSANA TAMARO)

giovedì 13 novembre 2008

buste paga della politica



Sull'Espresso di qualchesettimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente ilParlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và?!) unaumento di stipendio per i parlamentari pari a circa Euro 1.135,00 almese.
Inoltre la mozione é stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO: Euro 19.150,00 AL MESE;
STIPENDIO BASE: circa Euro 9.980,00 al mese;
PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;
INDENNITA' DI CARICA: (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00);
TUTTI ESENTI DA TASSE
+
TELEFONO CELLULARE: gratis;
TESSERA DEL CINEMA: gratis;
TESSERA TEATRO: gratis;
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA: gratis;
FRANCOBOLLI: gratis;
VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis;
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis;
PISCINE E PALESTRE: gratis;
FS: gratis;
AEREO DI STATO: gratis;
AMBASCIATE: gratis;
CLINICHE: gratis;
ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis;
ASSICURAZIONE MORTE: gratis;
AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;
RISTORANTE: gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).

INOLTRE:
Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi inparlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( perora!!!);

Circa Euro 103.000,00 liincassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla leggesul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sonostati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: lasig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria,l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio);

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizionedei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazionipossono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti imassmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani......

martedì 11 novembre 2008

Te al centro del mio cuore


Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
Di trovare Te
di stare insieme a Te.
Unico riferimento del mio andare,
Unica ragione Tu,
unico sostegno Tu.

Anche il cielo gira intorno e non ha pace
Ma c'è un punto fermo è quella stella là.
La stella polare è fissa ed è la sola
La stella polare Tu,
la stella sicura Tu.

Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te
E poi non importa il "come" il "dove" il "se".
Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore Il significato allora sarai Tu
Quello che farò sarà soltanto amore
Unico sostegno Tu,
la stella polare Tu

Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te
E poi non importa il "come" il "dove" il "se".
Al centro del mio cuore ci sei solo tu!

lunedì 10 novembre 2008

La storia della Delicata Civerra


Oggi vi racconto la storia dei Romeo e Giulietta Campobassani, l' amore supera sempre le divisioni, non ha un buon lieto fine...ma questa storia affascina e appassiona molto le giovani coppie del capoluogo molisano.
Si racconta che dopo la terribile peste del XVI secolo, che fece numerose vittime anche nel Molise, lo spirito religioso, nel popolo campobassano, si rinvigorì ed anche le feste religiose acquistarono maggiore sfarzo e potere di suggestione. Tuttavia al rinsaldarsi dello spirito religioso non corrispose un periodo di pace, ma piuttosto un dissidio aperto fra le due congreghe rivali di Campobasso, i Crociati e i Trinitari: la prima era di estrazione popolare, stabilì la sede principale nella chiesa di S. Maria della Croce, la seconda era costituita dalla nobiltà campobassana che stabilì la propria sede nella chiesa della Trinità. Per le due famiglie rivali ogni evento diveniva un pretesto per combattere. Furono proibiti i matrimoni tra i giovani appartenenti alle diverse Confraternite. Le opinioni riguardanti lo storico scontro tra le due fazioni sono discordanti: secondo alcuni nasceva dalle ingiuste pretese dei Trinitari di voler guidare qualsiasi cerimonia sacra come la processione del Corpus Domini e del Venerdì Santo, nonostante questo onore spettasse per tradizione alla congrega più antica della città, quindi ai Crociati; secondo altri derivava dai continui "imbrogli" e favoritismi dai parte dei Trinitari, che partecipavano alla gestione dei beni pubblici e alle cariche comunali. Per le due famiglie rivali ogni evento diveniva un pretesto per combattere. La forte rivalità tra le due fazioni causò anni di terribili lotte e disastri. Furono proibiti i matrimoni tra i giovani appartenenti alle diverse Confraternite. Vissero drammaticamente le conseguenze di questo divieto due giovani innamorati: Delicata Civerra, Crociata, e Fonzo Mastrangelo, Trinitario, nel lontano 1587. Una fanciulla , di nome Delicata Civerra, di famiglia Crociata, s'innamorò, ricambiata fortemente, di un giovane Trinitario: Fonzo Mastrangelo, uomo di studio che sapeva ben maneggiare la spada. I due amanti cercavano di nascondere il più possibile il loro amore alle rispettive famiglie e si vedevano furtivamente, mentre affidavano le loro pene ad appassionate lettere, che esprimevano nobili sentimenti. Un giorno, mentre Delicata conversava con Fonzo, il padre di lei comparve improvvisamente; furibondo, investì la figlia con dure parole ed indirizzò oscure minacce contro il Trinitario che tanto aveva osato. Delicata gli chiese perdono, ma il severo genitore non si impietosì: la rinchiuse in un umido sotterraneo di una torre, dove la povera ragazza ben presto si ammalò. Lo zio di Delicata, don Nunzio Civerra, parroco di S. Giorgio, uomo, stimato sia dai Trinitari sia dai Crociati, aveva cercato invano, appena saputo della tragedia, di far ravvedere l'ostinato fratello. Intanto, l'odio tra le due fazioni accresceva ed alcuni episodi di sangue macchiarono ancora le strade e le piazze. Si giunse così alla Quaresima del 1587, quando venne invitato Padre Geronimo da Sorbo, per le prediche quaresimali. Il monaco, con la sua calda eloquenza, riuscì ad indurre i Crociati ed i Trinitari a rappacificarsi. Il 4 marzo dello stesso anno si raggiunse la sospirata pace. La pace venne stipulata con atto notarile e così tanto i Crociati che i Trinitari, con spirito di cristiana abnegazione e con sacrificio, rinunziarono ai privilegi che per circa un secolo li avevano tenuti divisi. A ricordo dell'avvenimento fu edificato il tempio di Santa Maria Annunziata della pace e, di fianco ad esso, il convento di cappuccini. Il periodo di pace fu temporaneo, tuttavia consentì di celebrare matrimoni fra i giovani delle opposte Confraternite, in mezzo al tripudio di un popolo festante. Solo Delicata, gravemente malata di tisi e credendo di non rivedere più il suo innamorato, non poté partecipare a questa gioia in quanto la malattia aveva indebolito il corpo della giovane destinata ormai a soccombere; Fonzo, intanto, costretto ad arruolarsi nelle truppe al nord Italia, ottenne il permesso di incontrarsi con Delicata; sconvolto si gettò singhiozzante ai piedi del letto della fanciulla e, dopo averle preso la mano, le mise un anello al dito, giurandole eterna fedeltà; la ragazza gli strinse la mano e gli mormorò dolci parole, prima di morire. Era il 13 marzo del 1587. Delicata Civerra pagò così, con il sacrificio della vita, il suo contrastato amore e l'inutile lotta tra le Confraternite ormai pacificate. La ragazza venne sepolta nella chiesa romanica di S. Giorgio ai piedi del Castello Manforte, dove tutt'ora conservata la lapide a ricordo dell'accaduto. Fonzo Mastrangelo, pazzo di dolore, si allontanò dalla città e si rifugiò nel Convento dell'Ara Coeli di Roma, dove morì qualche anno dopo. A Giugno a Campobasso, la Pace del 1587 viene ricordata con una manifestazione in costumi d'epoca, nell'area del centro storico,prima, e nelle strade centrali della città, subito dopo.

IN QUESTA TORRE VENNE RINCHIUSA LA DELICATA CIVERRA, TANTI AMORI SONO NATI DINNAZI A QUESTA TORRE MEDIOEVALE E ALLA CHIESA CHE CUSTODISCE I RESTI DELLA RAGAZZA

domenica 9 novembre 2008

Ali sull’oceano


Non perdere mai la speranza nell’inseguire i tuoi Sogni,
perché c’e’ un’unica creatura che può fermarti,
e quella creatura sei tu.
Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
Non smettere mai di cercare,
tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.

L’unico responsabile del tuo successo
o del tuo fallimento sei tu, ricordalo…
ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,
la voce corre nell’aria, cambiandone il corso.
Se sei brava da udire abbastanza,
tu potrai ascoltare l’eco di saggezze
e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio.
Tutto il sapere del mondo e’ a disposizione di chiunque sia disposto
a credere e a voler ascoltare.

La libertà e’ una scelta che soltanto tu puoi fare:
tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
Non e’ mai una vera tragedia provare e fallire,
perché prima o poi si impara, la tragedia e’
non provarci nemmeno per paura di fallire.

Mentre noi possiamo orientare
le nostre mosse verso un obiettivo comune,
ognuno di noi deve trovare la sua strada,
perché le risposte non possono essere trovate
seguendo le orme di un’altra persona….
Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,
immagina ciò che puoi raggiungere
quando sei tu a credere in te stessa.

Peter O’Connor

sabato 8 novembre 2008

grazie



un grazie speciale alla mia amica Calliope per questi premi che mi ha regalato! Sicuramente non li merito perchè spesso ho tante difficoltà nel metterle in pratica i valori che cerco di comunicare.

ps : cliccate sui due premi visualizzati sulla sinistra e troverete il magico e passionale monndo di calliope

A difesa dell' euro


Oggi il vento ha voglia di Economia, si si.. di economia! In fondo sono un Aziendalista..
Ieri in televisione un politico nostrano ha riconosciuto nella valuta europea la principale ragione dell' impoverimento della nazione! Sono andato su tutte le furie nell' ascoltare queste idiozie! Nel 2002 quando venne fissata la quota di scambio Lira-Euro automaticamente tale rapporto venne rispettato nel pagamento delle retribuzioni pubblice, private e nella erogazione delle pensioni! Fino a qui..tutto ok! Il rapporto di scambio in realtà non venne rispettato sul mercati, grossisti, intermediari finanziari e venditori al dettaglio raddoppiarono se non..triplicarono i prezzi dei beni al consumo! riassumento: i consumatori ottennero effettivamente quanto dovuto in euro mentre, i prezzi sul mercato aumentarono diminuendo il potere d' acquisto dei cittadini italiani.. I nostri Governi e quindi...i nostri tanto pagati politici avrebbero dovuto istituire delle commissioni di vigilanza sul mercato per vigilare sul rispetto del rapporto di scambio Euro- Lira!! I giornali e il mondo politico sanno bene la realtà dei fatti eppure nessuno..dico NESSUNO ha mai denunciato le negligenze nella vigilanza dei prezzi da parte dello Stato!! Poveri parlamentari..ma loro cosa ne sanno di quanto costa un litro di latte? cosa importa loro se un caffè costa la bellezza di 0.80 centesimi di euro o meglio..quasi 1500 Lire!! mneditate gente...

venerdì 7 novembre 2008

cavallo bianco

Questa canzone da qualche mese è il mio anti-stress,in una parola: la adoro!! Tutti vorremmo incontrare questo cavallo bianco per montarlo e raggiungere un dolce canto di emozioni e libertà per strade arcane e infinite, senza età...testo stupendo!

In silenzio muore il sole in cielo,
un nuovo giorno se ne va,
passa e va per la sua strada.
Un cavallo bianco, bianco come un velo,
via da qui ci porterà,
ci insegnerà la nuova strada;
anche il canto dell'aurora è muto ormai,
tace il mare, il vento è tutto intorno a noi,
ma nel risveglio come un'eco corre e va
un dolce canto di emozioni e libertà.
Corre quel cavallo bianco in cielo,
guarda dove arriverà,
se arriverà alla sua meta;
tra le nuvole del cielo porterà
il calore delle stelle su di noi,
ma nel risveglio la mia mente corre e va
per strade arcane e infinite, senza età,
e le tue mani suonano dolci note per me
seguendo un canto che ormai limiti non ha..

giovedì 6 novembre 2008

a volte ritornano


Il vento non si è fermato in questi giorni di assenza, nuove emozioni, nuovi impegni e anche tante paure e incertezze hanno abitato il mio cervello in questo mese di assenza. Essere giovani nel 2008 non è semplice (forse non lo è mai stato), prendi una laurea con la speranza che un giorno riuscirai almeno ad arrivare alla fine del mese e invece ogni giorno ricevi il tuo calcio quotidiano nel fondo schiena.. San francesco direbbe che questa è perfetta letizia perchè l' uomo non è niente, anche il corpo che abbiamo non è di nostra proprietà, potremmo dire che il nostro corpo ci è concesso in locazione! parole sagge amici, parole sagge e vere che solo oggi riesco veramente a capire ma nonostante le delusioni e le incertezze non posso fare altro che aggrapparmi a 3 amici fidati: fede, speranze e carità che illuminano anche la strada più tenebrosa. Cosa sarei se non avessi un minimo di fede nel Signore? resterei probabilmente ore o ore a piangere per le tante delusioni. E se non ci fosse la speranza? Probabilmente mi arrenderei alla prima delusione. E come potrei vivere senza la Carità? Non potrei mai rinunciare al bacio di mamma prima di uscire di casa al mattino, non potrei mai rinunciare al sorriso di Chiara, non potrei mai rinunciare all' affetto dei miei amici, sarei sempre triste se non sentissi più le urla delle bambine al catechismo del mercoledì. Grazie Signore, grazie per i momenti belli della vita ma grazie anche per i momenti brutti perchè mi aiutano a crescere e a percorrere questa fantastica avventura che è la vita....

martedì 7 ottobre 2008

martedì 23 settembre 2008

Spesso ci vuole un trauma per costringerci a cambiare

di Francesco Alberoni

Perché avvengono processi distruttivi e degenerativi come è accaduto all'Alitalia? La situazione dell'impresa si era aggravata anno dopo anno, tutti lo sapevano, però nessuno, né il consiglio di amministrazione, né il governo, né i sindacati, né la magistratura erano intervenuti.
Fino alla crisi. Perché una formazione sociale va a rotoli ma nessuno ha la forza di intervenire? Non è la prima volta che succede. Negli anni Settanta e Ottanta c'era una paurosa inflazione dovuta alla scala mobile, ma tutti avevano paura di agire. Anche la mafia per molto tempo è stata lasciata crescere, convinti di non poter fare nulla.
In tutti questi casi si mette in moto un conformismo di gregge che ottunde l'intelligenza e impedisce di vedere le alternative. La gente si tiene stretto ciò che ha, difende i suoi privilegi e pensa che le cose miglioreranno da sole o, quando vanno veramente a rotoli, spera in un miracolo. Nella Seconda guerra mondiale molti tedeschi avevano capito che la guerra era persa. Ma coltivavano la leggenda delle armi segrete che avrebbe dato la vittoria negli ultimi istanti.
E' per questo motivo che sono così difficili le riforme quando le cose vanno ancora bene. Solo il trauma, spezzando la ragnatela tossica del conformismo di gregge, consente l'emergere di persone nuove, con un modo di pensare nuovo, che vedono nuove alternative, nuove soluzioni. Di solito persone autonome, che sanno estraniarsi, che sanno guardare le cose dall'esterno, che non fanno parte del gregge. Prima però non potevano parlare o non venivano ascoltate. E' stato solo dopo la terribile crisi del 1929 che Lord Keynes ha rivoluzionato l'economia e il presidente Roosevelt ha combattuto la recessione facendo esattamente l'opposto dei suoi predecessori, cioè spendendo soldi che non aveva, creando un deficit di bilancio. E' stato solo dopo lo scoppio della seconda bomba atomica che l'imperatore del Giappone ha esautorato i militari che volevano continuare la guerra fino alla totale distruzione e ha firmato la pace.
Anche noi, in questo momento, abbiamo bisogno di persone capaci di pensiero indipendente, di guardare le cose dall'esterno, di inventare strade che non sono mai state esplorate. Anzi, dovremmo sforzarci tutti di pensare fuori dal gregge, diffidando delle formule, degli slogan ripetuti da anni, guardando cosa hanno fatto e fanno all'estero, con la mente libera, senza conformismi, senza ipocrisia.

venerdì 19 settembre 2008

il valore dell' informazione


Tempo fa quando iniziai a scrivere la mia tesi di laurea ritenevo internet uno strumento inesauribile nel quale recuperare il maggior numero di informazioni per scrivere la mia tesi sulla trasparenza dei mercati finanziari italiani. Risultato? Dovetti farmi prestare dalla mia relatrice tanti libri in lingua inglese senza trovare in internet una decente fonte informativa utile per i miei studi! Trovai solo informazioni su idiozie, banalità scritte dai comici di "Zelig" e altre informazioni senza validità scientifica. La stessa cosa è accaduta per un mio amico: alle prese con la tesi non reperì nessun aiuto in rete per i suoi studi! Per fortuna ieri ho avuto la possibilità di scaricare programmi di contabilità (redazione di fatture, bolle, inventari ecc) utilissime per facilitare il lavoro di un ragioniere ma inutili se non si hanno le valide conoscenze ragionieristiche per utilizzare tali strumenti! Nella rete comunque non tutto è da buttare naturalmente, i blogs per esempio sono stati utilizzati dai reduci della guerra in Iraq per denunciare le oscenità viste nel Medio Oriente ,i Blogs ancora illustrano la nostra società: tendenze, idee, valori della cultura odierna.La rete consente di raggiungere persone che mai si avrebbe potuto la possibilità di conoscere in assenza del world wide web. Però ora credo sia venuto il momento di accrescere l' utilità della rete anche sfruttandola economicamente e socialmente per la crescita sociale.
Perchè le società per azioni non pubblicano liberamente i loro Bilanci di esercizio? Oggi per ottenere tali documenti occorre avere qualcuno di "influente" alle proprie spalle per ottenere tale documentazione, oppure perchè i nostri Ministeri non "postano" le loro circolari ministeriali sui loro Siti? quelle Circolari utili per leggere e informarsi su come compilare dichiarazioni dei redditi o avere informazioni "certe" su come far domande per insegnare nelle scuole superiori?? Per ottenere tali informazioni "forti" occorre ancora rivolgersi "face to face": faccia a faccia con qualcuno che "sa" !! sveglia gente..il vento deve cambiare...

20 Settembre 1918



Nel suo lungo cammino verso di Dio, Padre Pio ricevette il dono di fenomeni non ordinari: estasi, bilocazione, ferite d’amore al cuore, stimmate e trasverberazione, segni sostanziali del suo immenso amore verso il Signore. Le prime impronte del prodigio divino apparvero, sotto l’olmo di Piana Romana, il 7 settembre del 1910. Il giovane frate, confortato da don Salvatore Pannullo, pregò affinché Dio gli togliesse i segni esteriori di tali ferite. Le stimmate scomparvero, lasciando lo struggente dolore che Padre Pio descrive nella lettera del 21 marzo 1912 destinata a padre Agostino:” (…)è una tragedia dolorosa per me. Il cuore, le mani ed i piedi sembrami che siano trapassati da una spada; tanto è il dolore che sento”. (Epist. I, 266)

Le stimmate divennero di nuovo visibili il 20 settembre 1918.

Era un venerdì mattina, Padre Pio aveva celebrato la sua messa mattutina e si era raccolto in preghiera. Mentre la sua mente era rivolta alla meditazione sulla Passione e morte di Gesù nei misteri dolorosi del Santo Rosario, gli apparve un personaggio celeste che aveva le mani, i piedi ed il costato traforati e grondanti di sangue. Il frate si trascinò nella sua cella e lì esausto si addormentò. Al risveglio lo colse il gran dolore di quelle ferite, che lo segneranno fino al momento della morte, quando le stimmate scomparvero dal suo corpo per sempre .

I teologi mistici considerano le stimmate visibili un segno di edificazione per il fedele e per tutti coloro che le vedono e sono una rappresentazione vivente delle ferite stesse di Cristo. La persona genuinamente stimmatizzata può essere paragonata ad una icona vivente, “usata” da Dio per rappresentare un immagine che mostra l’amore fedele per lui. La volontà di Cristo di subire la crocifissione e la morte per amore del suo popolo, duemila anni fa, è la stessa ancora oggi.

Un Diavolo per capello


Ieri il premier era nelle mie zone, precisamente a San Giuliano di Puglia, come sicuramente avete sentito dai telegiornali nazionali. Inaugura una scuola destinata a chiudere in realtà: un provvedimento ministeriale precisa la chiusura degli istituti scolastici con meno di 100 studenti, la Francesco Iovine di San Giuliano è ferma a 99..forse un diavolo di capello il Berlusca lo fa venire a molti italiani..

mercoledì 17 settembre 2008

Stimmate di San francesco


oggi la Chiesa ricorda le Stimmate di San Francesco, non so quanta gente oggi creda che un uomo mortale possa portare i segni della passione di cristo sul suo corpo però ho la certezza che grazie a Francesco di Assisi migliaia di uomini al mondo hanno trovato serenità e ridono dei falsi dei che la televisione ci presenta quotidianamente...posto una poesia attribuita a Francesco: ALTO E GLORIOSO DIO

Alto e glorioso Dio,
illumina il core mio.
Dammi fede retta, speranza certa,
carità perfetta.

Dammi umiltà profonda,
dammi senno e cognoscimento
che io possa sempre servire
con gioia i tuoi comandamenti.

Rapisca, ti prego, Signore,
l'ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose
perchè io muoia per amor tuo,
come tu moristi per amor
dell'amor mio.

Cos' è l' amore?


Un giorno mi dissi.. piccola anima pura.. di dirti cosa fosse l'amore e di spiegartelo... io ti risposi semplicemente cosi: sapresti descrivere ad un cieco la bellezza di un tramonto sul mare?

sabato 13 settembre 2008

Il Principe Padano


Oggi il Vento soffia prepotentemente nel Regno di Padania sulla riccioluta testolina del figlio di Umberto Bossi!
Renzo Bossi è il presunto candidato al trono di Padania! nella foto che ho postato vediamo il primogenito del Senatur Unmberto mentre si "fa le ossa" sventolando una bandiera della Lega dopo aver raccolto la solita ampolla d' acqua dell' inquinato fiume Po; nella stessa foto potete osservare il rampollo del Carroccio mentre cerca di apprendere il famoso "Cerimoniale" Padano sfoggiando una mano che comunica molto affetto nei confronti della nostra Capitale... Roma sarà anche ladrona però intanto..mooolto probabilmente il nostro Renzo Bossi un giorno siederà nel nostro Parlamento ITALIANO percependo un consistente stipendio dalle finanze di quella Roma ladrona tanto odiata nel loro regno Padano...per la serie: sputa nel piatto dove ha mangiato!! Io credo che sia Roma schiava dei nostri politi tanto pagliacci ma copo professionale.....saluti padani a tutti!!

venerdì 12 settembre 2008

Non abbiate paura

Per tutti coloro che non riescono ancora a vincere le loro debolezze, coraggio andiamo avanti.

giovedì 11 settembre 2008

A che ora è la fine del mondo?


(FOTO STUPIDA TROVATA UN RETE)
Ieri in televisione non si parlava altro della fine del mondo: Secondo il calendario Maya, l’attuale Età dell’Oro (la quinta), terminerà il 21 - 12 - 2012. Le precedenti quattro Ere (dell’Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali.Secondo vari ricercatori, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya furono causati da una inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ad uno spostamento dell’asse del pianeta.
Nostradamus affermava che il mondo sarebbe finito nel 2012, alcuni "esperti" dichiarano che Bernadette: la veggente di Lourdes nasconda dei segreti, tra i quali anche la data della fine del mondo. Negli ultimi giorni un team di scienziati afferma che una specie di buco nero presente nel nucleo terrestre nel giro di 4 anni distruggerà la terra!! Io sorrido divertito a queste affermazioni, personalmente il mondo potrebbe autodistruggersi anche domani o tra 1000 anni, l' importante è cercare di vivere al meglio i propri anni e la propria vita. Se avessi la certezza che tra 4 anni il mondo finisca continuerei a vivere da precario e regalerei un fiore a tutte le persone che mi hanno fatto del male o a cui ho fatto del male.. non importa quanto viviamo ma come viviamo

martedì 9 settembre 2008

Peppino impastato e i suoi cento passi



Giuseppe Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo).

Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di casa, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati.

Nel 1975 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc.); nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto. Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiavano mafiosi e politici.

Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale[1].

Stampa, forze dell'ordine e magistratura parlano di atto terroristico in cui l'attentatore sarebbe rimasto vittima e di suicidio, dopo la scoperta di una lettera scritta in realtà molti mesi prima. L'uccisione o, come si fece credere, l'incidente non destò il clamore dovuto, forse anche per il fatto che lo stesso giorno veniva ritrovato, in via Caetani a Roma, il corpo del presidente della DC Aldo Moro.

Grazie all'attività del fratello Giovanni e della madre Felicia Bartolotta Impastato, che rompono pubblicamente con la parentela mafiosa, dei compagni di militanza e del Centro siciliano di documentazione[2] di Palermo, nato nel 1977 e che nel 1980 si sarebbe intitolato proprio a Giuseppe Impastato, viene individuata la matrice mafiosa del delitto e sulla base della documentazione raccolta e delle denunce presentate viene riaperta l'inchiesta giudiziaria.

Il 9 maggio del 1979, il Centro siciliano di documentazione organizza, con Democrazia Proletaria, la prima manifestazione nazionale contro la mafia della storia d'Italia, a cui parteciparono 2000 persone provenienti da tutto il paese.

Nel maggio del 1984 l'Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo, sulla base delle indicazioni del Consigliere istruttore Rocco Chinnici, che aveva avviato il lavoro del primo pool antimafia ed era stato assassinato nel luglio del 1983, emette una sentenza, firmata dal Consigliere Istruttore Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto, attribuito però ad ignoti.

Il Centro Impastato pubblica nel 1986 la storia di vita della madre di Giuseppe Impastato, nel volume La mafia in casa mia, e il dossier Notissimi ignoti, indicando come mandante del delitto il boss Gaetano Badalamenti, nel frattempo condannato a 45 anni di reclusione per traffico di droga dalla Corte di New York, nel processo alla Pizza connection.

Nel gennaio 1988, il Tribunale di Palermo invia una comunicazione giudiziaria a Badalamenti. Nel maggio del 1992 il Tribunale di Palermo decide l'archiviazione del caso Impastato, ribadendo la matrice mafiosa del delitto, ma escludendo la possibilità di individuare i colpevoli e ipotizzando la possibile responsabilità dei mafiosi di Cinisi alleati dei corleonesi.

Nel maggio del 1994 il Centro Impastato presenta un'istanza per la riapertura dell'inchiesta, accompagnata da una petizione popolare, chiedendo che venga interrogato sul delitto Impastato il nuovo collaboratore della giustizia Salvatore Palazzolo, affiliato alla mafia di Cinisi. Nel marzo del 1996 la madre, il fratello e il Centro Impastato presentano un esposto in cui chiedono di indagare su episodi non chiariti, riguardanti in particolare il comportamento dei carabinieri subito dopo il delitto.

Nel giugno del 1996, in seguito alle dichiarazioni di Palazzolo, che indica in Badalamenti il mandante dell'omicidio assieme al suo vice Vito Palazzolo, l'inchiesta viene formalmente riaperta. Nel novembre del 1997 viene emesso un ordine di cattura per Badalamenti, incriminato come mandante del delitto. Il 10 marzo 1999 si svolge l'udienza preliminare del processo contro Vito Palazzolo, mentre la posizione di Badalamenti viene stralciata.

I familiari, il Centro Impastato, Rifondazione comunista, il Comune di Cinisi e l'Ordine dei giornalisti chiedono di costituirsi parte civile e la loro richiesta viene accolta. Il 23 novembre 1999 Gaetano Badalamenti rinuncia all'udienza preliminare e chiede il giudizio immediato.

Nell'udienza del 26 gennaio 2000 la difesa di Vito Palazzolo chiede che si proceda con il rito abbreviato, mentre il processo contro Gaetano Badalamenti si svolgerà con il rito normale e in video-conferenza. Il 4 maggio, nel procedimento contro Palazzolo, e il 21 settembre, nel processo contro Badalamenti, vengono respinte le richieste di costituzione di parte civile del Centro Impastato, di Rifondazione comunista e dell'Ordine dei giornalisti.

Nel 1998 presso la Commissione parlamentare antimafia si è costituito un Comitato sul caso Impastato e il 6 dicembre 2000 è stata approvata una relazione sulle responsabilità di rappresentanti delle istituzioni nel depistaggio delle indagini. Nella commissione si rendono note le posizioni favorevoli all'ipotesi dell'attentato terroristico poste in essere dai seguenti militari dell'arma: il Maggiore Tito Baldo Honorati; il maggiore Antonio Subranni; il maresciallo Alfonso Travali.[3]

Il 5 marzo 2001 la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato condannato all'ergastolo.

lunedì 8 settembre 2008

dai il meglio di te....



L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE
(Madre Teresa)

domenica 31 agosto 2008

Partenza per Roma!


vado a stare qualche giorno nella Capitale dalla mia amata, lei deve preparare la Tesi, io devo preparare dei lavori per il mio tirocinio! arrivederci alla fine della prossima settimana!! ciao, buona inizio di anno sociale a tutti!!

nemici ma amici


ho trovato in rete questa stupenda foto che ritrae una sezione del partito comunista accanto ad una edicola con l immagine di Cristo. A volte le persone pensano solo alle cse che dividono invece dovremmo pensare maggiormente alle cose che uniscono! l' uomo in fondo usa strade diverse per raggiungere la stessa meta: l' amore!!

venerdì 29 agosto 2008

e se per un istante..

"Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di

stoffa e mi regalerà un pezzo di vita,
probabilmente non direi tutto quello che penso,

ma in definitiva penserei tutto quello che dico. Darei valore alle

cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano,

starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri

parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!

Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,

mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente il mio corpo

ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il

mio odio sul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle un poema di

Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.

Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle

loro spine e il carnoso bacio dei loro petali.

Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascerei passare un solo

giorno senza dire alla gente che amo, che la amo.

Convincerei tutti gli uomini e le donne che sono i miei favoriti e

vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini proverei quanto sbagliano al pensare che smettono

di innamorarsi quando invecchiano,

senza sapere che invecchiano quando

smettono di innamorarsi.

A un bambino gli darei le ali,

ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma

con la dimenticanza. Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!

Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cima della montagna,

senza sapere che la vera felicità sta nel risalire la scarpata.

Ho imparato che quando un neonato stringe con il suo piccolo

pugno, per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.

Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro

dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, ma realmente, non

mi serviranno a molto, perché quando mi metteranno dentro quella

valigia, infelicemente starò morendo."

il nuovo kennedy?



Obama tra poche ore sarà ufficialmente il candidato democratico per la carica di presidente degli stati uniti. Le famiglie Clinton e Kennedy ormai lo hanno indicato quale erede della cultura democratica targata Usa, altri ancora nelle associano i suoi discorsi a quelli del reverendo Martin Luter King! Pensando alla politica nostrana riesco a pensare una sola cosa: nascono tutti incendiari ma poi si rivelano tutti pompieri! Nel programma di Obama compaiono i seguenti punti:
1.rafforzamento del contingente statunitense in Afganistan
2.rafforzamento e valorizzazione della pena di morte
leggendo questi punti non vedo nulla di nuovo e di innovativo nella politica democratica di Obama e intanto a furor di donazioni hanno pieno svolgimento le attività della Convention democratica:
10.000 dollari per una visita guidata negli standes della manifestazione
50.000 dollari per avere l' onore di conversare con un Big della politica
1.000.000 di dollari per avere un posto in prima fila allo storico discorso di Baral Obama...vento per piacere spazza via tuttooooo..

mercoledì 27 agosto 2008

Pensieri di una notte di mezza estate


ho volutamente non aggiornato il mio blog per alcuni giorni, non che il vento si sia fermato, il vento scorre sempre velocemente senza sosta, ho solo deciso di fermarmi un attimo, ho un periodo di scarsa fantasia e credo anche di scarsa vitalità, attribuisco la colpa di questo strano periodo alle vacanze di ferragosto! In questo periodo dell' anno per il mio cervello è il momento di bilanci, di riflessione ma anche un utile momento per progettare l' anno sociale che verrà! L ' estate sta finendo e un giorno se ne và, sto diventando grande e questo non mi va recitava una canzone di tempo fa...questa frase è il riassunto del mio stato d' animo..però se scorre ancora nelle mie vene almeno na goccia di francescanesimo non posso fare altro che guardare avanti e sorridere al futuro! buon fine agosto a tutti e buon anno sociale.

mercoledì 20 agosto 2008

lunedì 18 agosto 2008

le mie nipotine svitate

ho la testa ancora immersa nelle vacanze e nella quiete del vecchio Sannio che ho visitato in questi pochi giorni di relax, purtroppo oggi il blog fa i capricci e non riesco a postare immagini e allora vi mostro quelle simpatiche pesti delle mie nipotine in versione ballerine! buon ritorno dalle ferie, non correte troppo e buon ritorno carichi di energie alle vostre attività!

mercoledì 13 agosto 2008

Centro missionario francescano

è stata pubblicata una mia testimonianza sulla mia esperienza albanese sul sito dei missionari francescani! finalmente ho anche io 2 giorni di relax e svago! bon ferragosto a tutti! a presto, vi voglio bene!
www.cemiofs.it

martedì 12 agosto 2008

santa chiara



Santa Chiara, al secolo Chiara Scifi (Assisi, ca. 1193 – Assisi, 11 agosto 1253), è stata una religiosa italiana, collaboratrice di san Francesco e fondatrice delle Monache Clarisse: è stata dichiarata santa da papa Alessandro IV nel 1255. Il 17 febbraio 1958 venne dichiarata da Papa Pio XII santa patrona della televisione e delle telecomunicazioni.dimostra forza d'animo nelle sue scelte radicali che la inducono a sfuggire il matrimonio predisposto dalla famiglia di origine, per seguire il desiderio di dedicare la vita a Dio.

La notte del 28 marzo 1211 (è la sera della domenica delle Palme: Chiara ha solo 18 anni), stando alle testimonianze del processo di canonizzazione, fugge da una porta secondaria della casa paterna, situata nei pressi della cattedrale di Assisi, San Rufino. Subito raggiunge Francesco d'Assisi e i primi frati minori presso la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, già da allora comunemente detta la Porziuncola, dipendente dal monastero di San Benedetto al Subasio. A sottolineare la sua condizione di penitente, Francesco le taglia i capelli, le dà una tunica e la fa entrare nel monastero benedettino di San Paolo delle Badesse presso Bastia Umbra a 4 chilometri da Assisi, per poi cercarle ricovero presso un altro monastero benedettino alle pendici del monte Subasio: Sant'Angelo di Panzo. Qui, al riparo dalle ire familiari, viene presto raggiunta dalla sorella Agnese.

Infine Chiara prese dimora nel piccolo fabbricato annesso alla chiesa di San Damiano, che era stata restaurata da Francesco, sotto le dipendenze del vescovo Guido. Qui Chiara fu raggiunta dall'altra sorella Beatrice e dalla madre Ortolana, oltre a gruppi di ragazze e donne, e presto furono una cinquantina. Qui trascorre quarantadue anni di cui ventinove cadenzati dalla malattia. Affascinata dalla predicazione e dall'esempio di Francesco, Chiara volle dare vita a una famiglia di claustrali povere, immerse nella preghiera per sé e per gli altri. Chiamate popolarmente "Damianite" e da Francesco "Povere Dame", saranno poi per sempre note come "Clarisse".

Ottenne da Francesco una prima regola fondata sulla povertà. Il carisma della donna si manifesta entro le mura del monastero in contemplazione e preghiera, seguendo in parte il modello benedettino da cui si differenzia per la ferma e coraggiosa difesa della povertà. Questo è il tema centrale della sua esperienza mistica, la sequela Cristi, da cui Chiara non vuole essere dispensata nemmeno dal Papa (Il cardinale Ugolino, vescovo di Ostia e protettore dei Minori, le diede una nuova regola che attenuava la povertà, ma lei non accettò sconti: così Ugolino, diventato papa Gregorio IX (1227-1241) le concesse il privilegio della povertà, poi confermato da Innocenzo IV con una solenne bolla del 1253, presentata a Chiara pochi giorni prima della morte). Solo abbandonando i beni materiali e affidandosi a Dio, Chiara si sente libera di percorrere il suo cammino religioso. È questo l'argomento principale su cui vertono i rari scritti, da cui emerge una donna decisa e fiduciosa (quattro lettere ad Agnese di Boemia, figlia del re Ottokar e la Regola, e altri scritti di cui non si ha certezza di autenticità) che non aiutano però a ricostruirne la figura storica. Soltanto dopo la sua morte, una Leggenda scritta da Tommaso da Celano ne narra la vita scandita dal silenzio, dalla preghiera, dalla ricerca continua di "altissima povertà".

Passò la seconda metà della vita quasi sempre a letto perché ammalata, pur partecipando sovente ai divini uffici. Portando l'Eucaristia, avrebbe salvato, secondo la tradizione religiosa, il convento da un attacco di Saraceni nel 1240. Morì a San Damiano, fuori le mura di Assisi, l'11 agosto del 1253, a sessant'anni. A soli due anni dalla morte, Papa Alessandro IV la proclamò Santa ad Anagni (15 agosto 1255).

venerdì 8 agosto 2008

volti albanesi

ho voluto più volte scattare fotografie alle persone che ho incontrato nei miei giorni albanesi, molte delle persone che potete osservare nelle foto hanno meno di 50anni! Sto parlando di persone che passano la maggioranza della giornata al sole, nel lavoro dei campi o non godono di cure mediche. Ossservo spesso queste rughe, questi volti scavati dalla fatica e penso ripetutamente alle tante cose che ho ricevuto e a volte disprezzo. Nei prossimi giorni continuerò a parlare della mia esperienza nel paese delle aquile! buone vacanze a tutti!! vi voglio bene!