mercoledì 2 luglio 2008

Top Manager a 13 anni

Ogi il Vento ci porta negli Emirati Arabi, con il petrolio alle stelle questa fascia di terra è sulla bocca di tutti! Oggi per una notizia bizzarra che riporta il quotidiano la Republica: Probabilmente è il manager più giovane del mondo. A soli tredici anni e senza poter vantare eccezionali doti organizzative, Saqr bin Saud è diventato il numero uno del Club della Cooperazione dei paesi del golfo, un ente economico di un certo rilievo nell'emirato di Ras al Khaimah, uno dei sette principati dell'Eau (Emirati arabi uniti).

Il ragazzo non ha particolari meriti se non quello di essere nipote di suo zio, l'emiro, Saqr bin Mohammed al Qassimi. Al Qassimi ha deciso che la carica spettava al ragazzo e nessuno nell'emirato (dove la famiglia reale ha un potere praticamente assoluto) ha ritenuto di potersi opporre.

La storia, raccontata sulla prima pagina del quotidiano locale al Ittihad, non è una novità assoluta nell'emirato: prima di Saud era stato il fratello maggiore Khalid, di quindici anni, a ricevere così presto la nomina a presidente di un altro ente di stato. Ma questa volta l'emiro ha esagerato.

Finito il tempo dei giochi, al principino non resterà che assumere pienamente i poteri che competono al ruolo che lo zio gli ha conferito tramite un decreto che stabilisce un mandato di quattro anni. E, proprio dal decreto, si capisce che non si tratta di una carica onorifica.

Tra le mansioni previste c'è il compito di nominare i membri del consiglio di amministrazione per i prossimi due anni, assegnare incarichi e competenze, sovrintendere alle attività dell'ente e, infine, ratificare il bilancio annuale.

L'alto incarico non esenterà il bambino prodigio dalle attività più adeguate alla sua età. Il principino presidente dovrà, infatti, continuare a studiare e a frequentare le lezioni nella scuola media inglese di al Shuwaifat. Anche i nipoti degli emiri fanno i compiti, ma è difficile che vengano bocciati.

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