mercoledì 29 aprile 2009
return to rome
e siritorna a roma! periodicamente devo venire qui! ke caos il traffico ma adoro la capitale..ci si rilegge presto!!!!!
venerdì 24 aprile 2009
ORE 2.30
STO ANCORA LAVORANDO AL PC...L' esaurimento non ha limiti e intanto fuori continua a diluviare...ma la primavera???
mercoledì 22 aprile 2009
vivi come credi...
martedì 21 aprile 2009
minuetto
E' un'incognita ogni sera mia...
Un'attesa, pari a un'agonia. Troppe volte vorrei dirti: no!
E poi ti vedo e tanta forza non ce l'ho!
Il mio cuore si ribella a te, ma il mio corpo no!
Le mani tue, strumenti su di me,
che dirigi da maestro esperto quale sei...
E vieni a casa mia, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà per una notte...
... E cresce sempre più la solitudine,
nei grandi vuoti che mi lasci tu!
Rinnegare una passione no,
ma non posso dirti sempre sì e sentirmi piccola così
tutte le volte che mi trovo qui di fronte a te.
Troppo cara la felicità per la mia ingenuità.
Continuo ad aspettarti nelle sere per elemosinare amore...
So - no sempre tua, quando vuoi, nelle notti più che mai,
dormi qui, te ne vai, sono sempre fatti tuoi.
Tanto sai che quassù male che ti vada avrai
tutta me, se ti andrà, per una notte... sono tua...
... la notte a casa mia, sono tua, sono mille volte tua...
E la vita sta passando su noi, di orizzonti non ne vedo mai!
Ne approfitta il tempo e ruba come hai fatto tu,
il resto di una gioventù che ormai non ho più...
E continuo sulla stessa via, sempre ubriaca di malinconia,
ora ammetto che la colpa forse è solo mia,
avrei dovuto perderti, invece ti ho cercato.
Minuetto suona per noi, la mia mente non si ferma mai.
Io non so l'amore vero che sorriso ha...
Pensieri vanno e vengono, la vita è così...
domenica 19 aprile 2009
venerdì 17 aprile 2009
Augusto
Ottavio, pronipote ed erede testamentario di Cesare, passato alla storia con il nome di Caio Giulio Cesare Augusto, fu il più grande baro della storia antica. Abile nel proseguire la finzione repubblicana svuotando nel contempo il vecchio regime di ogni contenuto effettivo, si fa nominare, senza curarsi del cursus honorum in uso, console a poco più di vent'anni, tribuno della plebe a quaranta, pontefice massimo e censore a cinquantuno. Grazie all'accumulo delle cariche diventa sovrano assoluto di un'immensa monarchia che riesce a rendere ereditaria. In campo militare, soldato di scarso valore, prevale ad Azio su Marco Antonio per merito di Agrippa, e amplia i confini romani servendosi di Tiberio. Infine, malgrado la sua sia stata un'epoca di progressivo dissesto finanziario, di conflitti all'interno della classe senatoria e di sollevazioni popolari nelle regioni di confine, riesce a sfruttare le capacità organizzative e propagandistiche di Mecenate e le doti poetiche di Virgilio, Orazio e Ovidio per tramandare ai posteri il mito della Pax Augusta e un'immagine di sé idealizzata. (Augusto-il grande baro, antonio Spinosa)
L'ambizione di Augusto era quella di essere fondatore di un optimus status, facendo rivivere le più antiche tradizioni romane e nel contempo tenendo conto delle problematiche dei tempi. Il mantenimento formale delle forme repubblicane, nelle quali si inseriva il nuovo concetto della personale auctoritas del princeps (primo fra pari), permise di risolvere i conflitti per il potere vissuti nell'ultimo secolo della Repubblica.
Ottaviano, una volta ricevuti i necessari poteri da parte di Senato e Popolo romano, cominciò ad assumere misure atte a dare all'Italia ed alle Province il sospirato benessere, dopo oltre un decennio di guerre civili: riordinò il cursus honorum delle magistrature repubblicane e promosse leggi che frenavano il diffondersi del celibato ed incoraggiavano la natalità, emanando la lex Julia de maritandis ordinibus del 18 a.C. e la lex Papia Poppaea del 9 d.C. (a completamento della prima legge).
mercoledì 15 aprile 2009
martedì 14 aprile 2009
La zitella....
canto tipico salentino con cui ho trascorso le serate estive 2008....ciau salentu!
L'acqua di la funtana
è amara amara
ca cì nun era amara
ca cì nun era amara
L'acqua di la funtana
è amara amara
ca cì nu era amara
ammori miu me la bivia
Comu gira comu zumpa e balla
comu gira la ninella mia
ci vorrebbe 'na zitella
ci vorrebbe 'na zitella
Comu gira comu zumpa e balla
comu gira la ninella mia
ci vorrebbe 'na zitella
accussì va la gioventù
Comu si porta beni
'sta vignanella
cusì sarà la donna
cusì sarà la donna
Comu si porta beni
'sta vignanella
cusì sarà la donna
ammore miu quann'è zitella
E mama m'è mandatu
a li zanguni
m'è dittu ca stasera
m'è dittu ca stasera
E mama m'è mandatu
a li zanguni
m'è dittu ca stasera
ammori miu so' maccarruni
Marangia marangella
com'è 'ngiallita
forzi ca t'è culpita
forzi ca t'è culpita
Marangia marangella
com'è 'ngiallita
forzi ca t'è culpita
ammori miu la giratura
Marangia marangella
com'è 'ngiallita
forzi ca t'è culpita
forzi ca t'è culpita
Marangia marangella
com'è 'ngiallita
forzi ca t'è culpita
ammori miu la giratura
domenica 12 aprile 2009
sabato 11 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
alla mensa della condivisione
Oggi la Chiesa ricorda l' istituzione dell' Eucarestia, Crsito diventa pane e vino da condividere con il proprio fratello. In queste ore fervono i preparativi della Messa Domini: grandi candelabri di argento e ottone, la Chiesa splendente di luci e fiori e tante persone presenti per questa liturgia. Eppure riesco sempre a trovare la nota stonata, cerco sempre l' ago nel pagliaglio e chiedo a me stesso: dove sarà celebrata la funzione più bella, quella più sentita dai fedeli? risposta ovvia: all' Aquila, nel campo dei terremotati, dove una grande tragedia racchiude in se stessa 100.000 drammi personali. In quel luogo ci sarà la vera condivisone, la vera pace, la vera ricerca della resurrezione......
mercoledì 8 aprile 2009
Eppure tutto il mio cuore è restato là....
Ciao Rita, sono tornata ieri sera da L'Aquila. Sono infermiera di Pronto Soccorso e 118 all'ospedale di Giulianova e sono partita il giorno dopo il sisma per l'Aquila con la SIMEIP, la società dei Pediatri Italiani per l'Emergenza.
Voglio dirvi che quello che vedete alla televisione non rende sufficientemente fede alla portata della tragedia. Vorrei che capiste come ci siamo centomila tragedie individuali, nella grande tragedia collettiva.
La mia vita lavorativa mi ha provato tantissime volte, potrei dire che condividere il dolore altrui, è la mia vita, eppure, questo è davvero troppo per tutti. Da ieri sera sono a casa ma la mia mente continua ad essere là e domani tornerò in quegli ospedali da campo, in quelle tendopoli dove respiri la dignità di una sofferenza immensa.
Voi vedete le macerie e le case inagibili, io ho preso una donna estratta dalle macerie. l'ho ripulita dei calcinacci nell'ospedale da campo, le ho applicato una flebo, non parlava e allora le ho accarezzato il viso e, con gli occhi negli occhi l'ho rassicurata. E' morta così, con l'ultima carezza e mentre le voltavo le spalle per andare da altri pazienti.
Non si potrà maidimenticare, come non potrò scordare la madre che ha perso il figlio e si contorce, si torce la mani, attorciglia le gambe e non riesce a piangere.
Il dramma degli studenti, quello che è andato a dormire con l'amico che aveva paura... uno è morto, l'altro è disperato.
Come potrò dimenticare questa silenziosa dignità di chi mi guarda e non osa chiedere niente mentre io so che i sopravvissuti hanno bisogno di tutto, delle cose più banali, delle ciabatte per togliere le scarpe che portano da tre giorni, degli assorbenti perchè nessuno ci pensa...
Ci sarebbero tante tragiche storie, ma quello che vorrei che tu dicessi è che questo è il senso della vita, non esiste altro, l'amore e la solidarietà.
Ieri pomeriggio abbiamo scoperto che una bimba di tre mesi non mangiava dalla mattina perchè il suo latte era irreperibile e l'abbiamo trovato perchè chi lo distribuisce si è messo a disposizione attraversando quel viadotto autostradale compromesso ed è corso a portarcelo. Come posso spiegarti la gioia che si prova quando vai a consegnarlo alla madre con una jeep del corpo forestale? Non esistono parole, la gioia e il dolore si leggono negli occhi, attraversano la pelle quando stringi una mano.....
Bastano questi contatti per capire
l'Amore.
Adesso sono qui, stanotte lavoro al Pronto Soccorso e domani sarò là, di nuovo.
Intanto penso a mio figlio che è a L'Aquila con gli scout e che in questi giorni non sono riuscita nè a vedere e nè a sentire, io sono qua e sono di nuovo stabile sulle mie gambe mentre ieri ero vacillante come sopra una giostra che non si ferma mai....
Eppure tutto il mio cuore è restato là....
Voglio dirvi che quello che vedete alla televisione non rende sufficientemente fede alla portata della tragedia. Vorrei che capiste come ci siamo centomila tragedie individuali, nella grande tragedia collettiva.
La mia vita lavorativa mi ha provato tantissime volte, potrei dire che condividere il dolore altrui, è la mia vita, eppure, questo è davvero troppo per tutti. Da ieri sera sono a casa ma la mia mente continua ad essere là e domani tornerò in quegli ospedali da campo, in quelle tendopoli dove respiri la dignità di una sofferenza immensa.
Voi vedete le macerie e le case inagibili, io ho preso una donna estratta dalle macerie. l'ho ripulita dei calcinacci nell'ospedale da campo, le ho applicato una flebo, non parlava e allora le ho accarezzato il viso e, con gli occhi negli occhi l'ho rassicurata. E' morta così, con l'ultima carezza e mentre le voltavo le spalle per andare da altri pazienti.
Non si potrà maidimenticare, come non potrò scordare la madre che ha perso il figlio e si contorce, si torce la mani, attorciglia le gambe e non riesce a piangere.
Il dramma degli studenti, quello che è andato a dormire con l'amico che aveva paura... uno è morto, l'altro è disperato.
Come potrò dimenticare questa silenziosa dignità di chi mi guarda e non osa chiedere niente mentre io so che i sopravvissuti hanno bisogno di tutto, delle cose più banali, delle ciabatte per togliere le scarpe che portano da tre giorni, degli assorbenti perchè nessuno ci pensa...
Ci sarebbero tante tragiche storie, ma quello che vorrei che tu dicessi è che questo è il senso della vita, non esiste altro, l'amore e la solidarietà.
Ieri pomeriggio abbiamo scoperto che una bimba di tre mesi non mangiava dalla mattina perchè il suo latte era irreperibile e l'abbiamo trovato perchè chi lo distribuisce si è messo a disposizione attraversando quel viadotto autostradale compromesso ed è corso a portarcelo. Come posso spiegarti la gioia che si prova quando vai a consegnarlo alla madre con una jeep del corpo forestale? Non esistono parole, la gioia e il dolore si leggono negli occhi, attraversano la pelle quando stringi una mano.....
Bastano questi contatti per capire
l'Amore.
Adesso sono qui, stanotte lavoro al Pronto Soccorso e domani sarò là, di nuovo.
Intanto penso a mio figlio che è a L'Aquila con gli scout e che in questi giorni non sono riuscita nè a vedere e nè a sentire, io sono qua e sono di nuovo stabile sulle mie gambe mentre ieri ero vacillante come sopra una giostra che non si ferma mai....
Eppure tutto il mio cuore è restato là....
lunedì 6 aprile 2009
la terra trema
Questa notte alle 3.30 ho rivissuto gli stessi attimi del 31 ottobre 2002 quandò la terra causò morti a due passi da casa mia. La scossa di questa notte è stata lunghissima, ho preferito restare a letto, non ho voluto alzarmi ma ho subito pensato al peggio: "è stata una scossa sussultoria troppo forte...temo che ci siano state gravi conseguenze". In questi momenti non fai altro che pensare a cosa sia facile morire a questo mondo, accumulare ricchezze non serve a niente...Purtroppo ennesime vittime di questa catastrofe sono ancora bambini...povere anime. Signore abbi pietà di noi.
domenica 5 aprile 2009
di chi avrò timore?
Il Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Quando mi assalgono i malvagi
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici,
a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito,
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia,
anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore
ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
mi solleva sulla rupe.
E ora rialzo la testa
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza,
inni di gioia canterò al Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto”;
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari;
contro di me sono insorti falsi testimoni
che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.
venerdì 3 aprile 2009
e ancora oggi innocenti vengono condannati a morte
Nei movimenti francescani mi hanno insegnato che il Vangelo non va storicizzato ma occorre costantemente passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al vangelo. Questo piccolo spezzone del film di Gibson mi aiuta a riflettere sulla nostra realtà.
Quante ingiustizie al mondo? quante ipocrisie nella nostra amata Italia? Qui nel bel paese spesso la soluzione giusta e sana non viene mai presa. Qui quando una persona sbaglia viene premiata, proprio come Barabba. Oggi come ieri la storia si ripete, i nostri politici dovrebbero essere in galera e invece..sono a legiferare in parlamento. I brigatisti che assassinarono Aldo Moro? Sono tutti in libertà, sono Manager di aziende o lavorano per partiti politici. Quando eravamo bambini pensavamo che siamo resi conto che non è così, troppe volte i buoni pagano colpe che non hanno commesso. Ma allora questo Dio perchè ha lasciato vincere la ridicola psicologia umana? Forse perchè voleva essere uno di noi, doveva trasformare uno strumento di morte, in uno strumento di salvezza. Cristo era povero, mangiava con le prostitute e i suoi amici erano poveri "Cristi" o gente emarginata dal popolo.
Cristo non ha voluto lasciarci soli, ma dimostrarci che la vita è bella e va vissuta lo stesso perchè prima o poi il bene torna nella vita. Sicuramente Cristo non vuole questa nostra Chiesa ricca, obesa e pigra grazie a 1500 anni di potere..eppure andiamo avanti, eppure il bene esiste e credo che il vero Cristo, è con noi ogni volta che la vita e gli uomini ce lo mettono lì...proprio in quel posto..Coraggio, non siamo mai soli.
Isaia 53
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Quante ingiustizie al mondo? quante ipocrisie nella nostra amata Italia? Qui nel bel paese spesso la soluzione giusta e sana non viene mai presa. Qui quando una persona sbaglia viene premiata, proprio come Barabba. Oggi come ieri la storia si ripete, i nostri politici dovrebbero essere in galera e invece..sono a legiferare in parlamento. I brigatisti che assassinarono Aldo Moro? Sono tutti in libertà, sono Manager di aziende o lavorano per partiti politici. Quando eravamo bambini pensavamo che siamo resi conto che non è così, troppe volte i buoni pagano colpe che non hanno commesso. Ma allora questo Dio perchè ha lasciato vincere la ridicola psicologia umana? Forse perchè voleva essere uno di noi, doveva trasformare uno strumento di morte, in uno strumento di salvezza. Cristo era povero, mangiava con le prostitute e i suoi amici erano poveri "Cristi" o gente emarginata dal popolo.
Cristo non ha voluto lasciarci soli, ma dimostrarci che la vita è bella e va vissuta lo stesso perchè prima o poi il bene torna nella vita. Sicuramente Cristo non vuole questa nostra Chiesa ricca, obesa e pigra grazie a 1500 anni di potere..eppure andiamo avanti, eppure il bene esiste e credo che il vero Cristo, è con noi ogni volta che la vita e gli uomini ce lo mettono lì...proprio in quel posto..Coraggio, non siamo mai soli.
Isaia 53
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
giovedì 2 aprile 2009
Grazie Giovanni Paolo
Voi tutti che già avete la inestimabile ventura di credere,
– voi tutti che ancora cercate Dio,
– e pure voi tormentati dal dubbio:
vogliate accogliere ancora una volta – oggi e in questo sacro luogo – le parole pronunciate da Simon Pietro. In quelle parole è la fede della Chiesa. In quelle stesse parole è la nuova verità, anzi, l’ultima e definitiva verità sull’uomo: il figlio del Dio vivente. “Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente”!
mercoledì 1 aprile 2009
“I colori della vita”
Ho imparato che nella vita si è soli sempre,
che bisogna stringere i denti
e non versare lacrime per chi non merita.
Ho imparato che urlare al cielo non serve a niente,
che essere veri è una virtù che si fa pagare cara.
Ho imparato che i desideri non sono pensieri
e i pensieri non sono sogni,
che la vita va avanti solo se si cammina a testa alta nonostante tutto,
altrimenti si è solo un aquilone che si perde tra l’immenso celeste perchè ha perso il filo, unica sua guida tra questa oscurità.
S. Vaccarella e R. Molnar – Classe IV C istituto magistrale Guglionesi (cb)
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